Questo evento si è concluso il 17 ottobre 2022 23:00 CEST

Cibo e buoi dei paesi tuoi?

Presentazione del libro "GASTRONAZIONALISMO" di Michele Antonio Fino e Anna Claudia Cecconi


lunedì 17/ott/2022 dalle 20:30 alle 23:00 (UTC +02:00)

PerBacco - Osteria - Via Abbrescia, 99, 70121 Bari BA, Italia

Quando

lunedì 17/ott/2022 dalle 20:30 alle 23:00 (UTC +02:00)

Dove

PerBacco - Osteria
Via Abbrescia, 99, 70121 Bari BA, Italia

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Descrizione

La storica osteria "PerBacco", via Abbrescia, 99, Barihttps://www.perbaccosteria.it/ ospita il 17 ottobre Michele Fino per presentare il libro "GASTRONAZIONALISMO" scritto dallo stesso insieme ad Anna Claudia Cecconi.

"PerBacco", per quei pochi di Slow Food che non la conoscono, è un'osteria premiata da diversi anni con la chiocciola nella guida "Osterie d'Italia".

 Beppe Schino, il suo gestore, non ha mai deluso gli amici - utenti del locale e non lo farà neanche in questa occasione. Promette di preparare un menu adeguato al tema della serata descritto in seguito. 

Chi ama il cibo buono, pulito e giusto (Carlo Petrini docet) non può perdere questa occasione.

A lunedì, puntuali alle 20:30 per dare il tempo allo scrittore di esporre il suo libro.

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GASTRONAZIONALISMO

C’è un aspetto non secondario in quel panorama europeo contemporaneo che va frantumandosi: il cibo. L’Unione europea da quasi trent’anni ha una politica unica al mondo per proteggere le proprie specialità, ma le ragioni per farlo sono decisamente cambiate nel tempo. All’inizio si trattava di una misura necessaria a evitare la frammentazione del quadro continentale, a prevenire la corsa di ogni Paese a istituire, come già era accaduto per i vini, le proprie categorie, le proprie regole, i propri stili. Poi è cambiato tutto: il cibo è diventato un pezzo fondamentale della nuova identità nazionale: quella che non è fatta per comporsi in un mosaico di diversità che creano il futuro, ma per contrapporsi ad altri identikit, veri o inventati, con il solo scopo di affermare la propria petite patrie, a scapito dell’Europa. Questo libro propone una rilettura critica dell’Europa contemporanea alla luce delle problematiche dell’integrazione e del dilagare di fenomeni populisti e nazionalisti, all’interno dei quali è frequente il ricorso alla cultura gastronomica come fattore identitario. Attraverso un’analisi delle regole, ma con le orecchie tese ai nuovi discorsi gastronomici e uno sguardo interdisciplinare, è possibile evidenziare i limiti europei nel costruire un’identità comune, suggerendo un approccio teorico differente al concetto di origine per un decisivo cambio di paradigma. Perché, quando parliamo del nostro cibo, dovremmo sempre ricordare che l’aggettivo non è possessivo.

Infatti, vale la pena di chiedersi: una cultura sottomessa alle sue origini, circoscritta a un determinato territorio, ipostatizzata in un momento soltanto inventando un’immutabile tradizione, promuove l’idea che cibo e cultura possano essere un fattore di integrazione? Oppure l’origine diventacatalizzatrice di discorsi identitari e politici che trovano rassicurante la similarità e pericolosa la diversità? Di più: l’origineè la chiave di un consumo sostenibile e di una possibile "economiadiversa" oppure è elemento autoreferenziale, aprioristicamente elevato a sinonimo di qualità e sicurezza?


Michele Antonio Fino

Sposato, padre di tre figli, insegna Diritto Europeo all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dal 2020 è membro del comitato scientifico di Vite&Vino (ed. Informatore Agrario). È anche un vignaiolo e piccolo produttore di vini “integralmente prodotti” dalle sue vigne nel saluzzese.

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