Descrizione
Dopo un po' di tempo.....torniamo a parlare di formaggi !!!!
L'argomento sta molto a cuore a Slow Food, come dimostrano i 56 Presidi, gli oltre 150 formaggi presenti nell'Arca del Gusto, la biennale manifestazione di Cheese e tanti altri progetti dedicati a questo straordinario prodotto presente in tutto il nostro territorio con centinaia di diverse produzioni. In questa serata assaggeremo formaggi rari e difficilmente reperibili, rari nel senso più esteso del termine, troveremo anche formaggi “apparentemente comuni”, ma che diventanorari per la tipologia di produzione:
- Graukase della Valle Aurina: il “Graukäse” della Valle Aurina (Formaggio Grigio) appartiene alla famiglia dei “Sauerkäse”, i formaggi a coagulazione acida che non prevedonol’utilizzo del caglio, diffusi nell’arco alpino tirolese.
- Bagoss di Bagolino: formaggio nobilissimo, è affettuosamente chiamato dai locali il “grana dei poveri”; in effetti, quando è ben stagionato, si presta alla grattugia: ma il Bagòss èsoprattutto uno straordinario formaggio da tavola.
- Pecorino dei Monti Sibillini:dal Monte Sibilla (2173 metri di altezza), prendono nome il parco nazionale e il pecorino che lì si produce; in realtà, i pecorini dei Sibillini sono due: unofresco e prodotto tutto l’anno con il latte pastorizzato dai caseifici industriali, l’altro fatto con latte crudo, semicotto e stagionato in modo naturale e, ovviamente assaggeremo quest'ultimo.
- Storico Ribelle: il formaggio Storico ribelle, già Bitto Storico, è senza dubbio, uno dei simboli della produzione casearia lombarda: formaggio di grande tradizione e straordinariaattitudine all’invecchiamento, è legato in maniera profonda alle montagne da cui prende origine.
- Caciofiore della Campagna Romana: il caciofiore si può considerare una sorta di antenato del Pecorino Romano ma è realizzato immergendo nel latte crudo, intero, il caglio vegetaleottenuto dal fiore di carciofo o di cardo selvatico (Cynara cardunculus o Cynara scolimus) raccolti nel periodo estivo.
- Vezzena: la tecnica è quella classica dei formaggi semigrassi alpini, ma il Vezzena è unico: grazie alle essenze dell’altopiano e alla lunga stagionatura. Il formaggio Vezzena è prodotto sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna da tempi assai antichi, avendo sempre grande fama grazie all’ottimo prodotto e alla duplice possibilità di utilizzarlo da tavola e da grattugia.
Giocheremo anche un po' con gli abbinamenti con i vini e al termine chiuderemo con una sorpresa dolce.
I formaggi verranno illustrati da Michele Grassi critico di formaggi, esperto di tecnologia casearia, relatore Onaf.
La serata è fissata per :
Venerdì 24 maggio ore 20,30
Sede Slow Food – Sala Everardo Pezzi - via Chiesa, 17 – Villanova di Bagnacavallo
Il costo della serata è assolutamente invitante, solo 28,00 euro per i soci e 32,00 euro per gli accompagnatori e gli amici non soci.
Le prenotazioni per i soli 30 posti disponibili possono effettuarsi scrivendo a [email protected]
**il menù potrebbe subire variazioni in relazione alla reperibilità dei prodotti sul mercato**