Descrizione
Carissimi soci e amici,
anche se siamo tutti coinvolti dall’emergenza CoViD-19, non abbiamo perso la voglia di preparare dolci e piatti della tradizione pasquale, nonostante le difficoltà di fare la spesa. Preparazioni che quest’anno porteremo in tavola consapevoli che la convivialità la condivideremo solo virtualmente con amici e parenti.
Da Nord a Sud della provincia reggina e da Est a Ovest, ci cimentiamo ai fornelli riscoprendo il valore e il piacere di cucinare a casa. Antonella e Giovanna a Staiti hanno preparato “i jaluni”, mentre a Reggio si preparano “i cuddhuraci”; a San Giorgio M. zia Maria, ha atteso la lievitazione delle “sgute”, nel frattempo a Roghudi Donatella prepara “u gileppu” per decorare le “ ‘ngute”; qua e la, anche la profumatissima “pastiera”. E poi agnello o capretto al forno; fave e piselli con il guanciale; ovi-caprini aspromontani e Caciocavallo di Ciminà; soppressata e Capicollo Azze Anca; pane con lievito madre e olio evo dei Presìdi.
Con le nuove disposizioni ci siamo preoccupati del reperimento delle materie prime. Ma poi è stato un attimo. La filiera agroalimentare locale di piccola scala non si è fermata, i nostri contadini, i norcini e i casari, gli allevatori e i vignaioli, gli olivicoltori, tutti hanno continuato con passione e dedizione ad andare in campagna, nelle stalle e nei laboratori artigianali, garantendo così la nostra identità culturale, la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Con impegno si stanno riorganizzando per la consegna a domicilio dei loro prodotti.
GRAZIE E BUONA PASQUA a Rocco Siciliano e tutti gli allevatori di Ciminà che hanno continuato a mungere le loro vacche che danno un latte speciale. Con il latte si può preparare la crema per le pastiere! …e il grano? Quello ce lo da Giovanni Favasuli che lo produce a San Pantaleo; per profumarle useremo le bucce di arance e limoni di Francesco Caridi che nella Vallata del Gallico coltiva “Belladonna” e “Firrindolu”. Useremo la tuma e la ricotta che produce Femìna a Taurianova per farcire i “jaluni” preparati con la farina di Donatella Favasuli che coltiva i campi a Bova. Per addolcire il tutto utilizzeremo il miele di Leo Rodà di Condofuri, di Nino Tripodi di Bagaladi o di Daniele Molina di Molochio; le uova per le “sgute”e gli agnelli ce li fornirà Andrea Cifalù di Amato; mentre il capocollo e gli ortaggi ce li consegneranno Francesco e Giuseppe Riggio di Motta S. Giovanni; per il guanciale e la soppressata chiederemo a Enzo e Renato Ioppolo di S. Giorgio Morgeto; i formaggi ce li porterà Francesco Saccà da Roccaforte. Per esaltare il gusto del pane di Paolo Malara di Pellaro useremo gli oli evo Presìdio di Consuelo Garzo di Seminara, di Pina Loria di Delianuova o di Antonio e Mimmo Fazari di San Giorgio M.; l’insalata la condiremo con l’olio di Giulia Alberti e Francesca De Leo di Bagnara o di Giovanni Ventra di Cittanova; accompagneremo tutto con il vino di Nino Altomonte e Francesco Pansera di Palizzi. Le uova di cioccolato? Quelle non possono mancare ai nostri bambini, ce li faremo consegnare da Angelo Musolino o da Fabio Taverna, magari anche una vaschetta di gelato artigianale al bergamotto preparato da Davide Destefano.
GRAZIE E BUONA PASQUA ai componenti della “Comunità di Bagnara per la tutela e la valorizzazione dello zibibbo coltivato sui terrazzamenti costieri” che ci faranno brindare con il prosecco di recentissima produzione.
La Comunità, oggi più che mai, la vorremmo elevare a simbolo di questo difficile momento. Le “armacìe” sono muri a secco costruiti con molte pietre, tutte diverse tra loro, che solo insieme sorreggono i terrazzi, proprio quelli dove lavorare e coltivare è particolarmente arduo e difficile.
Come per quei muri di fatica, di bisogno e di passione, anche noi tutti riusciremo a superare le difficoltà, lo faremo insieme!
A tutti voi e a noi auguri di Serene Feste pasquali
#rimaneteacasa
Antonio, Cristina, Donatella, Francesco, Giuseppe, Magdalena, Mariella, Michelangelo, Salvatore
